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Benevento, la strategia del nuovo direttivo del Comitato imprenditorialità Femminile

Il Sannio ha una leadership nella conduzione rosa delle Pmi: ad Avellino le imprese femminili sono 14.140 (il 32,21%) e a Benevento 11.152 (il 32,12%), collocando le due province campane ai vertici della graduatoria nazionale per tasso di incidenza. A Benevento, a fine luglio, è stato rinnovato il direttivo del Comitato per l'Imprenditoria Femminile (CIF) della Camera di commercio.
Alla neo presidente Annarita De Blasio abbiamo chiesto di raccontarci quali sono i temi a cui dedicherà attenzione il CIF:

Su quali linee strategiche opererà il Comitato per agevolare il sistema imprenditoriale al femminile della provincia?

"Il comitato imprenditoria femminile si pone l’obiettivo di “dare voce” alle migliaia di donne imprenditrici presenti sul territorio sannita. Questa sua mission è supportata dalla Camera di Commercio di Benevento, che in questa  nuova composizione e presidenza, si è posta quale obiettivo quello di coinvolgere maggiormente le imprese nelle decisioni strategiche di breve e lungo periodo che intende  perseguire. La provincia di Benvento è, infatti, seconda in ordine di grandezza per presenza di imprese al femminile seconda solo alla provincia di Avellino. In Campania, infatti, spiccano le province di Avellino (32,21% con 14.140 imprese femminili) e Benevento (32,12% con 11.152 imprese femminili) che si collocano ai vertici della graduatoria nazionale per tasso di incidenza.
Leggendo questi dati si comprende come sia fondamentale cercare di supportare questo “patrimonio” non solo economico ma anche culturale,  in  tutti i modi possibili. Molteplici le iniziative che  saranno portate avanti con il supporto delle associazioni di categoria e nelle specifico ci si orienterà: sull’accesso ai finanziamenti al credito; sull’educazione all’imprenditorialità; sull’innovazione tecnologica e sulla promozione e valorizzazione territoriale e turistica.".

Il Comitato per l'imprenditoria femminile di Benevento ha recentemente celebrato la "Giornata della ruralità", con l'intento di dare un riconoscimento e sostegno per i molteplici ruoli rivestiti dalle donne rurali, prevalentemente agricoltrici e piccole imprenditrici. E' scaturito qualche stimolo in particolare dall’occasione?

"Celebrare la giornata delle donne rurali è stato un atto dovuto, per fare omaggio a quelle donne che con volontà e spirito di sacrificio riescono a gestire oltre la propria azienda anche  la famiglia. Ad essere madri moglie e figlie! Le imprenditrici sannite sono il vero pilastro per l’economia locale, hanno assunto in questo particolare momento storico il ruolo di sentinelle. Si perché con il loro lavoro, la loro tenacia proteggono le tradizioni le tramandano e così facendo tutelano un territorio ancora incontaminato.
Il celebrare la giornata è stato solo il piccolo seme che con il presidente Antonio Campese e con i nostri colleghi abbiamo voluto piantare per far crescere, con cura e pazienza, una nuova “cultura imprenditoriale”.
Di certo in questi anni in cui presiederò il comitato molteplici le iniziative che vedranno coinvolte le donne e le imprese. A chi mi ha chiesto il perché si è voluto celebrare questa giornata rispondo che quando si parla di ruralità si deve uscire dalla convinzione che la ruralità sia sinonimo di agricoltura. La ruralità è un concetto più ampio, che include non solo le produzioni agronomiche  ma anche le tradizioni, la manualità oltre che le identità di un luogo. La ruralità deve diventare lo strumento attraverso cui le imprese donne devono orientarsi per essere competitive sul mercato.  L’essere donna imprenditrice  oggi significa essere un pezzo della storia del territorio. Questo comporta una responsabilità che le donne imprenditrici hanno deciso di supportare per poter tramandare la storia sia familiare che personale che le caratterizza, producendo prodotti e servizi di qualità e che tramasmettono l’unicità.".

Imprenditrici e studentesse insieme per il progetto "Ridisegnamo la città”. Avete in programma di realizzare, in occasione dell'iniziativa, percorsi artistici, laboratori sulla manualità, o altro ancora?

"Si, sono numerose le iniziative che stiamo portando avanti e che abbiamo progettato con il supporto della Camera di commercio. Il comitato Imprenditorialità femminile e la camera di commercio hanno, infatti, tra le loro linee strategiche  quello di incentivare e  creare un nuovo rapporto fra scuola e impresa, dove il ruolo di facilitatore sarà svolto proprio da questi due organismi.
Se analizziamo, infatti, lo scenario economico internazionale ci rendiamo conto come sia fondamentale creare un nuovo modi di fare impresa: il mercato oggi richiede imprese dinamiche e orientate al’innovazione e per fare ciò è necessario creare un comparto imprenditoriale giovane e dinamico, ma legato alle tradizioni e al territorio. L’obiettivo è, dunque, quello di educare una nuova classe  imprenditoriale, che tenga conto della tradizione, ma che sia proiettata nel mondo globale.
Per troppo tempo la manualità e le arti tradizionali (tipici nelle  piccole e medie imprese presenti in territorio rurali quali quelli sanniti) sono stati considerati come attività di serie B. il vero imprenditore/ imprenditrice era solo colui/colei il quale operava nella grande impresa. Il nostro obiettivo è quello di fornire alle nuove generazioni gli strumenti per inserirsi in un contesto imprenditoriale di sicuro difficile, ma che dà molte soddisfazioni.".

Data di pubblicazione: 31/10/2014 12:41
Data di aggiornamento: 31/10/2014 14:24