Con la tappa spezzina del 30 giugno si è concluso il Giro d'Italia delle donne che fanno impresa, l’iniziativa promossa da Unioncamere, Camere di commercio e Comitati per l'imprenditoria femminile.
Il Giro, nato con lo scopo di valorizzare l’impegno del Sistema camerale per incoraggiare le donne a fare impresa, quest'anno ha toccato anche Salerno, Pordenone, Grosseto, Taranto, Alessandria, Prato, Lecce, Ferrara, Treviso. Arriva così a quota 54, il numero delle città raggiunte fin dalla prima edizione del 2008.
10 tappe, 3 seminari formativi e 15 incontri one to one finalizzati alla verifica dell'idea di impresa; 20 Comitati direttamente coinvolti, 410 partecipanti, 80 tra relatori, moderatori, docenti; questi i numeri di questa settima edizione del Giro.

Filo conduttore è stato il tema del credito; il Sistema camerale, in un momento di crisi economica, ha scelto di agevolare quanto più possibile la diffusione della conoscenza sugli strumenti per intraprendere al femminile. Per riuscire a investire per fare impresa e creare nuovi posti di lavoro, ma anche per aumentare la resilienza tra le fila delle imprese rosa, che, rispetto alle dinamiche generali della nati-mortalità delle imprese, registrano valori meno scoraggianti.
In ciascun evento, quindi, è stato realizzato l’incontro con imprenditrici e aspiranti tali per illustrare loro obiettivi, finalità e modalità operative della Sezione Speciale "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Pari opportunità" del Fondo di Garanzia per le PMI e, inoltre per approfondire linee di intervento specifiche regionali e/o provinciali per l'accesso al credito o di finanza agevolata.
Alla Sezione speciale del Fondo di garanzia Unioncamere da mesi dedica impegno in termini di sensibilizzazione del tessuto imprenditoriale e femminile, in particolare, attraverso la rete dei Comitati, riconosciuti dal governo quali presidi territoriali per erogare informazioni alle imprenditrici e aspiranti tali. Sono 22 le Camere che hanno attivato un servizio dedicato.

A Salerno, dove ha preso il via questa edizione del Giro, è stato presentato il workshop sulle potenzialità dell’utilizzo dei social network per il rilancio competitivo delle imprese, ed è stato prospettato un percorso formativo in materia. Prendendo spunto dalla tappa, il Comitato di Pordenone sta progettando di dedicare un quaderno all’accesso al credito. A Lecce si sono svolti gli incontri one-to-one con gli esperti di Invitalia che hanno consulenziato le partecipanti sulle misure agevolative gestite dall'Agenzia. Le due tappe di Grosseto e Prato hanno valorizzato la dimensione della collaborazione con il sistema camerale regionale sempre disponibile a fornire alle donne gli strumenti necessari per tradurre le loro innate competenze in progetti sostenibili anche nel lungo periodo. E' stata poi la volta di Taranto, dove il comitato ha manifestato la volontà di progettare e organizzare una giornata dedicata a microcredito e autoimprenditorialità e ad iniziative incentrate su modalità innovative di accesso al credito. Sono state anticipate ad Alessandria le nuove misure di finanza regionale piemontese che da settembre saranno varate e vedranno nei Comitati i protagonisti delle attività di informazione e sensibilizzazione territoriale. A Ferrara si è rafforzata ulteriormente l’immagine di un Comitato a presidio delle esigenze femminili. A  fine luglio le Presidenti dei Comitati del Veneto si riuniranno per conoscere la nuova Presidente del Comitato  di Verona e per eleggere la Coordinatrice regionale. In quella sede saranno discusse le attività da organizzare tra cui uno sportello informativo sui fondi di garanzia. Saranno presi in considerazione gli spunti dati dall'incontro di Treviso per organizzare un calendario di attività congiunte, continuando a collaborare e rafforzando il coordinamento a livello regionale. Infine, si sono caricate di entusiasmo dopo l’esperienza del Giro le componenti del neo comitato di La Spezia, che partiranno con un intenso pacchetto di iniziative.

“Il significato di questa edizione - ha dichiarato il vice segretario generale di Unioncamere Tiziana Pompei - sta nel supporto fondamentale che il Sistema camerale insieme con la rete dei Comitati ha dato, dà e può continuare a dare per incoraggiare la creazione e lo sviluppo di impresa al femminile. In alcune tappe in particolare, come Ferrara, La Spezia, Taranto, abbiamo anche approfondito i fenomeni di enterprise creation e il tema del business plan, elemento cardine su cui ogni impresa e aspirante imprenditore e imprenditrice deve lavorare molto di più e con maggiore consapevolezza per poter comunicare credibilità e ricevere consenso da parte del sistema bancario.”

Non poteva mancare in questa edizione la dimensione europea. “Con il piano di azione per l’imprenditorialità 2020 la Commissione - ha affermato a Grosseto Maria Lustrì, delegata italiana per la rete europea Wes del Ministero dello Sviluppo economico - sta lavorando con gli Stati membri e le Regioni affinché realizzino programmi a lungo termine in grado di promuovere la crescita e la creazione d’azienda e preparare le future generazioni di imprenditori; creare un contesto dove gli imprenditori possano stare bene e crescere introducendo semplificazioni amministrative; presentare gli imprenditori come modelli a cui ispirarsi e mettersi in contatto con specifici gruppi sociali. Da citare, poi, l’iniziativa dell’EIGE (European Institute for Gender Equality) che ha recentemente effettuato una ricerca sulle buone prassi presto disponibile sulla piattaforma EUROGENDER.”

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