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La rete italiana dei Comitati per l’imprenditoria femminile

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L'attenzione molisana allo sviluppo e alla crescita dell'imprenditorialità e dell'autoimpiego femminili

Il rinnovo del Comitato per l’Imprenditoria Femminile (CIF) della Camera di commercio di Isernia e l’intesa in Regione per attivare plafond bancari per nuovi investimenti "in rosa" che potranno beneficiare della garanzia dello Stato. Queste alcune delle recenti iniziative messe a segno in Molise e che ne attestano l’attenzione nei confronti dell’inserimento femminile nel mercato del lavoro e nel tessuto produttivo.
Il problema dell’accesso al credito è una delle maggiori difficoltà con cui le imprese si confrontano quotidianamente e questo problema sembra accentuarsi quando la titolare dell’azienda è una donna. La neo eletta presidente del CIF di Isernia, Serena Di Nucci, ha partecipato a fine luglio, presso l’Ufficio della Consigliera di Parità della Regione Molise Giuditta Lembo, al primo incontro per promuovere e rendere operativo anche in Molise il Protocollo d’Intesa per lo sviluppo e la crescita dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego femminili, che prevede un quadro di interventi finalizzati al miglioramento delle relazioni tra imprese bancarie, imprese femminili e lavoratrici autonome.
Alla Di Nucci, insediatasi lo scorso 23 giugno, abbiamo chiesto di raccontarci come il CIF supporterà prossimamente le imprenditrici e le donne che vogliono intraprendere.  

Quali sono i temi e le problematiche a cui pensate di dedicare attenzione come Comitato per l'Imprenditoria Femminile?
"Il nuovo Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Isernia, in continuità con il precedente, darà prioritaria attenzione alla questione dell’accesso al credito, che nonostante la discussione pluriennale e la ricerca di strumenti di risoluzione, crea notevoli difficoltà alle imprese e alle start up femminili anche in Molise. Ciò è assolutamente inaccettabile in una Regione che vanta tra i più alti tassi di imprenditoria femminile in Italia, specie nel settore agricolo, dove il 30% circa delle imprese sono condotte da donne, un vero record nazionale. L’incapacità di pianificazione dell’attività di impresa e la sfiducia nelle proprie capacità che ne conseguono - prosegue Di Nucci - limitano l’iniziativa femminile in tutti i settori dell’economia regionale. Per questo bisogna muoversi anche nella direzione del corretto utilizzo delle risorse, quelle aziendali e quelle (poche) erogate a nostro favore: in questo senso ci pare indispensabile l’attività di formazione, per ritrovarsi e discutere collettivamente le problematiche trasversali e specifiche ad ogni settore.".

Su quali linee di attività punterà quindi il programma del Comitato?
"Per quanto riguarda l’accesso al credito, si sta discutendo in questi giorni come rendere operativo il Protocollo d’Intesa per lo sviluppo e la crescita dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego femminili firmato il 4 giugno scorso, tra Dipartimento per le Pari Opportunità, Ministero dello Sviluppo Economico, Abi, Confindustria, Confapi, Rete Imprese Italia e Alleanza delle Cooperative Italiane. L’iniziativa mira al supporto degli investimenti “rosa” in nuove attività o a sostegno di attività già in essere, tramite l’applicazione di condizioni di prestito agevolato e a garanzia statale, sospendibili qualora incorrano gravidanze, malattie e circostanze avverse che riguardino il coniuge”.
“Il tavolo di discussione - prosegue Di Nucci - mi ha visto partecipe insieme alla presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Campobasso, Concetta Iacovino, con la quale ci siamo già proposte di avviare iniziative di collaborazione che, tra l’altro, premino l’estro imprenditoriale femminile in tutto il territorio regionale.".

Ma in realtà il focus sullo scambio di esperienze tra il CIF della Camera di commercio di Isernia e gli altri Comitati allargherà lo sguardo anche ad altre realtà regionali, come spiega Di Nucci: "mirando a creare una rete di “gemellaggi” nei quali confrontarsi concretamente sulle best practices relative all’innovazione e alla promozione delle produzioni femminili, materiali ed intellettuali: penso all’agroalimentare di eccellenza e al suo artigianato, al centro della discussione internazionale e delle tematiche del prossimo Expo, senza ovviamente tralasciare le istanze delle donne dell’industria, della tecnologia, della ricerca, delle attività commerciali.".
"Inoltre, il monitoraggio delle problematiche e delle esigenze delle imprese femminili della provincia di Isernia, attuato grazie al prezioso lavoro dello Sportello per l’Imprenditoria Femminile gestito dall’Azienda Speciale S.E.I., continuerà nella ricerca delle necessità formative e promozionali delle nostre imprenditrici. Per ora la programmazione prevede l’istituzione di corsi professionali inerenti l’informatica, con particolare attenzione ai social media marketing e al web marketing in generale; saranno inoltre organizzati corsi di lingua inglese nell’ambito delle iniziative promosse a favore dell’internazionalizzazione delle aziende." - conclude Di Nucci.

Data di pubblicazione: 28/08/2014 08:55
Data di aggiornamento: 03/09/2014 10:32