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Banca d'Italia - "Il soffitto di cristallo: effetti di composizione o discriminazione implicita?"

Nei concorsi pubblici per l'assunzione di professionisti altamente qualificati in Banca d'Italia gli uomini conseguono sistematicamente risultati migliori delle donne. I candidati acquisiscono un vantaggio sulle candidate a partire dalla prima fase concorsuale, un test a scelte multiple; nei passaggi successivi lo consolidano. Parte da questa considerazione uno studio pubblicato dalla Banca d'Italia nel giugno 2013, intitolato "Il soffitto di cristallo: effetti di composizione o discriminazione implicita? (The glass drop ceiling: composition effects or implicit discrimination?)".

A fronte di una più elevata quota di risposte omesse osservata per le donne, e di una correlazione negativa tra questa quota e il risultato finale, abbiamo ipotizzato l'esistenza di una discriminazione implicita collegata all'avversione al rischio. L'ipotesi non è stata confermata dai dati. Sulla base di un questionario distribuito ai partecipanti ai più recenti concorsi abbiamo inoltre approfondito il ruolo degli effetti di composizione. Circa il 40 per cento del differenziale di prestazioni dipende dalla qualità dei candidati: tra i laureati di sesso maschile sembra esistere un processo di auto-selezione che non si osserva per le donne. Un ulteriore 34 per cento è spiegato dal fatto che le stesse caratteristiche hanno effetti diversi a seconda del genere. Il restante 26 per cento risulta ancora inspiegato.

Data di pubblicazione: 16/07/2013 17:09
Data di aggiornamento: 16/07/2013 17:15