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Rapporto UrBes 2015: conciliazione lavoro-tempi di vita

18 May 2015

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UrBes 2015 è il Rapporto sulla situazione nelle aree metropolitane in base ai dati del Benessere equo e sostenibile (Bes). Si tratta del secondo rapporto della serie, dopo quello presentato il 15 giugno 2013.
Per quanto riguarda la conciliazione tra lavoro e impegni familiari - di cui si fanno carico soprattutto le donne - dal Rapporto emerge che gli anni di crisi economica hanno acuito le caratteristiche già critiche del mercato del lavoro italiano e aumentato le disuguaglianze territoriali. Nelle città metropolitane, tra il 2012 e il 2013 il numero di occupati rimane stabile al Centro-Nord, a parte le eccezioni di Venezia e Roma, mentre continua a diminuire nel Meridione con i valori più bassi a Napoli (40,2%), Palermo (41%) e Reggio Calabria (41,6%).

Con il protrarsi della crisi, il numero di disoccupati e quello delle forze di lavoro potenziali (quella parte di inattivi costituita da coloro che si dichiarano disponibili a lavorare pur non avendo effettuato azioni di ricerca nell’ultimo mese), è cresciuto uniformemente sul territorio: il tasso di mancata partecipazione calcolato per i 15-74enni, che nel 2008 era del 7,3% al Nord, dell’11,8% al Centro e del 29,5% al Sud, nel 2013 sale rispettivamente a 13,2%, 17,6% e 36,6%. Nelle città metropolitane il tasso di mancata partecipazione al lavoro è al 21,6% nel 2013, in aumento di 6 punti rispetto al 2008. Molto diverso il valore nelle ripartizioni: al Nord la mancata partecipazione si attesta tra il 12,5% di Venezia e il 16,6% di Torino; al Centro tra il 10,9% di Firenze e il 18,8% di Roma; nel Mezzogiorno i valori partono dal 29,9% di Cagliari e giungono fino a circa il 42% per Napoli, Reggio Calabria e Palermo.


Sintesi del Rapporto