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"Women in tech", la sfida di Enel alle migliori startup e piccole imprese femminili (scad. 31/01/2019)

Quasi tutti i prodotti per le famiglie vengono scelti dalle donne ma  sono progettati da uomini, che necessitano del punto di vista femminile per migliorarne l’experience, l’usabilità e l’appeal”. A parlare è Ernesto Ciorra, direttore Innovability di Enel. E in quest’ottica il gruppo energetico ha lanciato una sfida alle migliori startup e piccole imprese fondate o gestite da donne. Il challenge si chiama “Women in tech” ed è aperto fino al 31 gennaio 2019 sulla piattaforma di crowdsourcing Open Innovability.

Quali sono i requisiti per partecipare? Sono ammesse le imprese con meno di 10 anni di vita, massimo 100 dipendenti, proprietarie di tecnologie o soluzioni in fase commerciale, pronte per essere testate e, possibilmente, applicate alle attività di Enel. L’idea migliore sarà premiata nel corso di una cerimonia, ma per la vincitrice sarà, inoltre, possibile l’offerta di una collaborazione fattiva con l’azienda.

Diversità come scelta etica, ma anche come valore in termini ecomomici. “Non solo perché è la cosa giusta da fare, ma perché è nel nostro interesse in ottica di crescita del business” chiosa Francesca Di Carlo, direttore People and Organization del gruppo.

Non solo. “La vera diversity non è avere più donne in azienda o persone di diverso orientamento sessuale, religioso, culturale: diversity è invece avere il coraggio di promuovere la cultura della libertà e del dissenso all’interno dell’azienda” riprende Ciorra.

Data di pubblicazione: 08/01/2019 13:22
Data di aggiornamento: 08/01/2019 13:33