Giovani donne intenzionate ad imparare a "fare impresa", a capire quali sono le pratiche amministrative e legali da espletare, come si fa un business plan o una ricerca di mercato, accedere al credito. Questo il pubblico dell'affolalto seminario, svoltosi l'8 novembre scorso ad Amman, in Giordania, sullo sviluppo dell'imprenditoria femminile, realizzato con il patrocinio dell’Associazione della organizzazioni delle donne d’affari del Mediterraneo (Afaemme).

Il seminario è stato l'occasione per presentare il progetto di punta per il 2013 di Afaemme: "Giovani donne come creatrici di posti di lavoro", sottoscritto dai 43 stati membri dell'Unione del Mediterraneo (Ufm) con l'obiettivo di informare, motivare e formare circa 10mila studentesse universitarie, future imprenditrici ed impiegate nelle aziende dei loro rispettivi paesi di origine, aiutandole a farsi strada nel mondo degli affari. Il progetto è stato lanciato ufficialmente il 30 aprile 2013, durante un convegno di Afaemme a Barcellona ed è stato già presentato in diversi paesi del Mediterraneo.

Fra i relatori presenti ad Amman, Heike Harmgart, direttore dell’European Bank for Reconstruction and Developement (Ebrd), ha sottolineato quanto siano importanti a livello mondiale simili iniziative e come le banche stesse giochino un ruolo fondamentale nell’aiutare le giovani imprenditrici, offrendo loro delle opportunità concrete. Numerose le imprenditrici di successo che hanno condiviso con le partecipanti le loro esperienze professionali. I dati del Dipartimento di Statistica giordano evidenziano come tra gli studenti iscritti all’Università e agli Istituti d’Istruzione Superiore le donne siano oltre il 60% e come, malgrado ciò, la disoccupazione interessi ben il 30% delle donne giordane laureate.

 

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