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Trento: un accordo per favorire l'accesso al credito delle imprese femminili

Il Comitato per la promozione dell'imprenditoria femminile, i Confidi e Cassa Centrale Banca insieme per agevolare le donne che fanno impresa. Nel corso del convegno sull'imprenditoria femminile, svoltosi martedì 10 giugno presso la Camera di commercio di Trento, è stato dato questo importante annuncio. Il problema dell’accesso al credito è una delle maggiori difficoltà con cui le imprese si confrontano quotidianamente e questo problema sembra accentuarsi quando la titolare dell’azienda è una donna. Per appianare almeno in parte i maggiori ostacoli che deve affrontare un’imprenditrice e colmare parzialmente le disparità di genere presenti anche in questo ambito, in Trentino è stato firmato un accordo tra il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile (CIF) – istituito presso la Camera di Commercio di Trento –, i Confidi (Cooperativa artigiana di Garanzia, Confidimpresa, Cooperfidi) e Cassa centrale banca-Credito cooperativo del Nord Est, per conto delle Casse rurali trentine.

I lavori del convegno sono stati aperti da Claudia Gasperetti, che ha illustrato la struttura del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile, di cui è Coordinatrice, ha ricordato le iniziative svolte a sostegno delle attività gestite da donne e quali sono gli strumenti a loro disposizione. “Il quadro locale aggiornato al dicembre 2013 – ha spiegato Gasperetti – ci dice che in Trentino ci sono 9.490 imprese
femminili attive che rappresentano il 20% del totale di quelle operanti sul territorio. In provincia di Bolzano questa percentuale sale al 21,8% e a livello nazionale raggiunge quota 24,3%.
L’incidenza delle imprese femminili in Trentino è quindi minore, ma dal 2003 ad oggi è stata registrata una crescita sensibile, passando dal 18,8% del 2003, al 19,8% del 2012, fino ad arrivare al 20% rilevato a dicembre 2013.

Nel quarto trimestre 2013, le nuove imprese femminili iscritte in provincia di Trento sono risultate 187 con un aumento del 23,8% rispetto al dato delle iscrizioni relativo allo stesso trimestre dell’anno precedente. A livello nazionale è stato invece registrato un calo pari all’1,1%, un valore che testimonia come la nostra provincia stia recuperando terreno rispetto all’Italia nel suo complesso in 
termini di presenza imprenditoriale femminile”. (Dati Infocamere elaborati dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio di Trento). 
 
L’intervento di Patrizia Montermini, tributarista Lapet e rappresentante ABI all’interno del CIF, ha illustrato l’impegno dei Comitati per la promozione dell’imprenditoria femminile per il credito alle donne che gestiscono un’attività. 
“Recenti indagini effettuate da Confcommercio e Artigiancassa – ha spiegato Montermini – confermano un numero ridotto di imprenditrici che richiedono credito ed evidenziano come, a livello nazionale, solo il 37,60% di tali richieste abbia avuto esito positivo nel settore commercio, percentuale che scende sotto il 20% nel settore artigianato. 
Per fare fronte a questo problema, nel marzo 2013 è stata istituita la Sezione speciale del Fondo di garanzia dedicata alle imprese femminili e, nel giugno 2013, Unioncamere ha organizzato una giornata formativa per le componenti dei CIF in modo da illustrare loro quali fossero i mezzi già disponibili per facilitare l’accesso al credito delle imprenditrici. Successivamente, è stato siglato un protocollo d’intesa per lo sviluppo e la crescita dell’imprenditorialità e l’autoimpiego femminili tra Ministero dello sviluppo economico, ABI, Confindustria, Rete imprese Italia, Alleanza delle cooperative italiane. 
Prendendo spunto da queste iniziative nazionali – ha concluso Patrizia Montermini – il CIF di Trento ha deciso di contattare Cassa Centrale Banca – che riunisce tutte le Casse rurali trentine, coprendo il 60% delle richieste di finanziamento della nostra provincia – per trovare un accordo capace di semplificare l’accesso al credito per le imprenditrici e le professioniste”. 
Il documento, firmato lo scorso 23 aprile, favorirà l’imprenditoria femminile mediante la concessione di finanziamenti a condizioni agevolate; la facilitazione dell’iter per l’acquisizione di garanzie; l’utilizzo di strumenti finanziari utili a supportare momentanee difficoltà aziendali, legate principalmente alla condizione femminile dell’imprenditrice. 
 
Le iniziative finanziabili riguarderanno gli investimenti aziendali, materiali e immateriali, compreso l’acquisto di beni usati; il consolidamento dei debiti a breve termine in debiti a medio-lungo termine; le aperture di credito in conto corrente e/o smobilizzi crediti SBF/fatture per le ordinarie necessità di gestione; l’anticipo fino al massimo del 80% del contributo concesso dalla Provincia autonoma di Trento quale contributo per l’inserimento della co-manager; l’anticipo fino al massimo del 80% di contributi concessi dalla Provincia autonoma di Trento, anche nei casi in cui la cui corresponsione sia prevista in 
forma diversa dall’unica soluzione. 
Le Casse rurali si impegnano a garantire le migliori condizioni possibili e comunque non peggiori rispetto a quelle in vigore per gli associati dei rispettivi Confidi. Per importi inferiori a 10mila euro, il finanziamento potrà essere accordato con procedura semplificata a fronte della sola garanzia fidejussoria dell’imprenditrice. 
Nel periodo in cui l’imprenditrice fosse assente dall’azienda per maternità, puerperio, malattie gravi che abbiano colpito i propri genitori, coniuge, figli o se stessa, è prevista la possibilità di sospendere il pagamento delle rate dei finanziamenti per 12 mesi, elevabili a 24. 
 
Per quanto riguarda l’entità del finanziamento, il plafond complessivo messo a disposizione dalle Casse rurali trentine è di 25 milioni con un importo massimo pari a 250mila euro per ogni iniziativa. 
La presentazione dell’Accordo è stata preceduta e seguita da due significativi interventi: Luca Erzegovesi (Professore ordinario presso il Dipartimento di Economia e Management (DEM) dell’Università degli studi di Trento) che ha illustrato i dettagli della gestione finanziaria di un’impresa; Sergio Anzelini (Confidimpresa Trentino s.c.), Paolo Nardelli (Cooperativa Artigiana di Garanzia scarl) e Claudio Grassi (Cooperfidi s.c.) che hanno spiegato qual è il ruolo dei Confidi alla luce di questo difficile contesto economico. 
 
 
Data di pubblicazione: 12/06/2014 13:19
Data di aggiornamento: 12/06/2014 13:58