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L'effetto internazionale di Expo vale 6,2 miliardi

Le imprese cinesi guardano a Milano. Oggi Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano accoglie, alle 14,30, in via Meravigli, Jiang Zhengwei, presidente nazionale del CCPIT (Consiglio Cinese per la Promozione del Commercio Internazionale) e dell’Unione delle Camere di commercio della Cina per l’internazionalizzazione (CCOIC), enti cinesi di promozione del commercio internazionale.
La Camera di commercio di Milano ha un ufficio a Shangai e con CCPIT Shanghai ha siglato un Memorandum of Understanding durante Expo a Shangai. La Camera di commercio di Milano promuove l’evento dedicato alla Cina durante Expo, in collaborazione con il CCPIT, che si svolgerà il 9 e 10 giugno 2015.
“Expo si sta già dimostrando – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano – uno strumento efficace per consolidare i rapporti economici con Paesi importanti come la Cina, con la quale lavorano più di quattrocento imprese lombarde. In generale l’Esposizione Universale contribuirà a creare una produzione aggiuntiva di circa 6 miliardi di euro legati soprattutto agli scambi internazionali e al rafforzamento del made in Italy”.
Expo, secondo una ricerca sull’impatto economico diretto e legacy promossa dalla Camera di Commercio di Milano e dalla Società Expo 2015 e affidata a un team di analisti economici coordinati da Alberto Dell’Acqua professore SDA Bocconi, per il periodo 2012-2020, la produzione aggiuntiva dovuta a Expo come legacy dell’evento sarà di 6,2 miliardi di euro, che includono la maggiore fluidità degli scambi internazionali, la maggiore visibilità del “made in Italy”, il rafforzamento del brand Italia.
I rapporti economici tra Lombardia e Cina continuano a crescere, +5% l’import, +7% l’export in nove mesi. Per un valore di 10 miliardi di interscambio nei primi nove mesi del 2014. Dei 2,4 miliardi di export, 1,1 parte da Milano, circa 300 milioni da Bergamo e Brescia,  oltre 200 da Monza e Varese. Primi prodotti per export: macchinari, abbigliamento, prodotti chimici, medicinali, tubi in acciaio, orologi, mobili, materiali rotabili.
Per import: computer e apparecchi per telecomunicazioni, abbigliamento, chimica, macchinari, siderurgia, motori, metalli, plastiche. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati Istat al III trim. 2014 e 2013.
Nel 2014 quattrocento imprese lombarde si sono attivate con la Cina: iniziative Camera di commercio. Sono oltre quattrocento le imprese milanesi e lombarde coinvolte nelle circa dieci iniziative organizzate nel 2014 da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano. Principali settori: cosmetica, oro, macchinari, materiali da costruzione. La Camera di commercio ha da oltre dieci anni un ufficio di rappresentanza e promozione a Shangai per l’importanza del mercato cinese per gli operatori.

 

Fonte: Camera di commercio di Milano

Data di pubblicazione: 23/03/2015 10:14
Data di aggiornamento: 24/03/2015 10:25