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Pordenone - S'inventa un lavoro nuovo di zecca...e vince il Premio Voglia d'impresa 2015

Anita Bearzi, 42 anni, è una mamma, professionista del mondo dell’infanzia. Trovatasi nella condizione di dover effettuare una scelta importante per costruire una opportunità di lavoro nuova di zecca, ha provato a immaginare come trasformare in meglio la sua vita…. Così è nata l’idea di TitaBì, negozio laboratorio delle cose fatte a mano, soprattutto con materiali di recupero, che ospita in conto vendita le produzioni di privati, hobbisti, artigiani e artisti che nel territorio realizzano oggetti unici.

A lei è andata la terza edizione del premio Voglia d’impresa, riconoscimento assegnato con lo scopo di valorizzare imprese femminili iscritte al registro camerale che si distinguano sulla base della rispondenza ai requisiti comunicati per ogni singola edizione. Per il 2015 Camera di Commercio e Comitato per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile avevano optato per l’avvenuta adozione in azienda, tra l’altro, di misure di sostenibilità ambientale, razionalizzazione e ottimizzazione dei processi, risparmio e riduzione degli sprechi. Di qui la scelta su TitaBì, negozio/laboratorio delle cose fatte a mano, soprattutto con materiali di recupero.

«TitaBì – spiega Anita - organizza anche laboratori che permettono ai bambini di realizzare i propri progetti creativi rispettando tutto ciò che è fatto dall’uomo e quanto troviamo in natura e propone, anche, linee di prodotto dedicate ai temi ambientali, oggetti curiosi, materiali educativi.
La forza di questo progetto sta nel costruire una rete fra le persone, artigiani, artisti ed hobbisti in un momento di crisi come questa, nel commercio come in ambito sociale: solo, l’unione delle forze può fare la differenza. Vi è una forte spinta nelle persone a ricercare creatività, qualità ed innovazione, tutto ciò che permette di esprimere se stessi in modo originale. Le creazioni fatte a mano sono l’espressione di tutto questo
».

Per la Presidente del Comitato, Cecile Vandenheede, «Il  premio, inserito nelle attività proposte ed approvate dal precedente CIF, è stato portato a termine rispettando le tematiche definite ed orientate verso la sostenibilità ambientale, come promosso anche da Expo 2015 fra i temi sviluppati. Particolare rilievo va attribuito all’impresa premiata per la creatività volta non solo a dare nuova vita a materiali di recupero ma anche ad educare al riuso  evidenziando un risvolto formativo e sociale del lavoro svolto. Va sottolineato soprattutto il coraggio di rimettersi in gioco, di aprirsi a nuove opportunità e di fare impresa  in questo momento di crisi comunque non facile per l’imprenditoria femminile».

Bearzi ha frequentato il corso di Imprenderò di 40 ore, «utile - dice - per chiarirmi le idee su cosa volessi fare e soprattutto se volevo andare avanti e fare un passo più grande. Le consulenze sono state la chiave di volta che mi ha permesso, grazie a persone competenti e molto professionali, di analizzare la fattibilità del progetto e soprattutto di colmare le competenze che non avevo ancora acquisito. Anche il corso di 200 ore di Web Marketing, sempre organizzato da Ial, è stato fondamentale per chiudere il cerchio. Ho deciso di destinare parte del premio di 4 mila euro alla mia formazione: da un lato su aspetti che favoriscano l’essere imprenditrice, dall’altro lato vorrei partecipare a corsi che mi permettano di qualificare maggiormente il mio lavoro manuale e avviare così la produzione di creazioni fatte a  mano a marchio TitaBì. Altra parte del premio sarà destinata all’avvio della parte di commercio al dettaglio che avevo lasciato in sospeso, arricchirò così l’offerta merceologica per i miei clienti con articoli dedicati ai temi ecologici ed ambientali a cui tengo molto».

 

Fonte: Camera di commercio di Pordenone

Data di pubblicazione: 02/02/2016 11:36
Data di aggiornamento: 02/02/2016 11:39