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Costi di esercizio

Costi che si sostengono durante un intero anno di attività. Costi diretti: costi direttamente attribuibili ad un prodotto o ad un centro di costo. Costi fissi: quelli che, a differenza dei costi variabili, non subiscono variazioni al crescere o al decrescere del volume di produzione e di vendita e che quindi devono essere sostenuti anche se l'impresa, per un certo periodo, non dovesse produrre (affitti, ammortamenti, spese di segreteria, ecc.). Costi indiretti: sono così chiamati i costi non direttamente attribuibili ad un prodotto o ad un centro di costo (detti talora anche "spese generali"): sono essenzialmente sostenuti a livello di azienda. Vengono poi ripartiti sui centri di costo attraverso formule di attribuzione che possono essere su: Base Unica e Base Multipla. [Vedi anche Base unica e Base multipla] Costi variabili: Quelli che, a differenza dei costi fissi, crescono al crescere della produzione e vendita e diminuiscono al diminuire della produzione e vendita. Non devono essere sostenuti se l'attività, in un determinato periodo di tempo, cessa di produrre. Costo marginale: variazione del costo totale di produzione che si verifica quando la quantità prodotta viene modificata di una unità. Costo primario (o diretto): si tratta della somma dei costi propriamente considerati diretti quali le materie prime impiegate e le ore di lavoro di manodopera strettamente imputabili all'entità in oggetto. Il vantaggio del costo primario è quello di essere facilmente accertabile e controllabile.

Data di pubblicazione: 24/09/2012 12:44
Data di aggiornamento: 24/09/2012 13:11