.:: IF - comitati per l'imprenditoria femminile ::.


Home > Comunicazione > News > Buone prassi - La Family Audit alla Nestlé

La rete italiana dei Comitati per l’imprenditoria femminile

Il contenuto di questa pagina richiede una nuova versione di Adobe Flash Player.

Scarica Adobe Flash Player

Buone prassi - La Family Audit alla Nestlé

Nestlé è la prima azienda nel settore alimentare in Italia ad aver ottenuto la certificazione base Family Audit, un nuovo e importante riconoscimento all’attenzione che da sempre il Gruppo dedica al benessere dei propri collaboratori e delle loro famiglie, grazie ad una innovativa politica di welfare portata avanti negli anni attraverso numerose iniziative.

Grazie infatti al costante impegno a supporto del work-life balance, Nestlé è stata selezionata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le Politiche per la Famiglia tra le organizzazioni chiamate a sperimentare, su base nazionale, lo standard “Family Audit”, la certificazione base destinata a contraddistinguere e a valorizzare le aziende che adottino politiche volte a facilitare la conciliazione tra le esigenze della vita privata e gli impegni professionali.

Un percorso della durata di quasi un anno, iniziato a giugno 2012, che ha portato Nestlé a essere inserita dal Consiglio dell’Audit nel gruppo di cui fanno parte 50 realtà diverse, tra amministrazioni comunali, Onlus e aziende attive in vari settori, che nei prossimi tre anni saranno chiamate ad attuare il piano di welfare approvato dall’ente certificatore.

A determinare la riuscita del progetto presentato da Nestlé è stata la partecipazione diretta di oltre 50 collaboratori appartenenti a diverse aree funzionali del Gruppo. Proprio loro, attraverso un’approfondita indagine, hanno individuato i principali obiettivi da raggiungere e definito le iniziative da mettere in atto per migliorare il benessere dei dipendenti e delle loro famiglie, contribuendo al contempo alla crescita aziendale.

“Il coinvolgimento attivo delle nostre persone ha svolto un ruolo fondamentale nel raggiungimento di questo importante obiettivo” ha dichiarato Gianluigi Toia, Responsabile delle Relazioni Industriali del Gruppo Nestlé in Italia. “Partendo dalla loro partecipazione siamo riusciti a definire nuove soluzioni, oltre  a quelle già in atto, che rispondano alle necessità di una concreta conciliazione tra vita privata e lavorativa”.

La certificazione base Family Audit, assegnata dalla Provincia Autonoma di Trento, quale Ente di certificazione dello standard in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche della Famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri è un riconoscimento che conferma l’impegno da parte di Nestlé per garantire un supporto concreto alle famiglie e ai loro figli attraverso una serie di iniziative che prevedono, ad esempio, una forte flessibilità dell’orario di lavoro giornaliero e la possibilità di accedere al telelavoro, di usufruire dell’asilo nido aziendale o, ancora, di estendere volontariamente di due settimane il congedo di paternità, impegnandosi ad integrare sino al 100% dello stipendio il trattamento previsto dalla legge per il congedo parentale ai neo papà che ne fanno richiesta.

L’attenzione che il Gruppo pone per un corretto bilanciamento tra vita privata e lavorativa è espressione del più ampio impegno di Nestlé in Creazione di Valore Condiviso, che si traduce nella creazione di valore a lungo termine non solo per l’azienda, ma anche per la comunità nella quale questa opera, a partire proprio dai collaboratori.

Il Gruppo Nestlé è presente in Italia dal 1875, quando è stata registrata a Milano l’etichetta “Farina Lattea Nestlé, alimento completo per i bambini lattanti”. Occupa circa 5.400 dipendenti suddivisi in 18 stabilimenti produttivi (oltre alla sede centrale di Milano). Oggi opera con diverse realtà: Nestlé Italiana, Sanpellegrino, Nestlé Purina Petcare, Nespresso. Il Gruppo Nestlé è presente in più di 140 Paesi, con una gamma di oltre 10mila prodotti, frutto della tradizione e della più avanzata ricerca nutrizionale al mondo. Le dimensioni e la responsabilità di mercati così ampi e diversi fra loro si traducono nell’impegno a sviluppare e garantire un corretto approccio alla nutrizione e a un corretto stile di vita, che non può prescindere da un’equilibrata alimentazione e idratazione.


Fonte: Avvenire.it - 20 giugno 2013

Data di pubblicazione: 25/06/2013 14:35
Data di aggiornamento: 25/06/2013 14:38