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"Il successo delle Pmi femminili. Il caso della Lombardia" - M. Azzola

19 October 2014

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Facoltà di Economia
- Corso di Laurea Specialistica in Management, Finanza e International Business
Classe n. 77 - International Business
 
"IL SUCCESSO DELLE PMI FEMMINILI. Il caso della Lombardia"
 
Relatore: Prof.ssa GIOVANNA DOSSENA
Tesi di Laurea Specialistica: MARINA AZZOLA
 
ANNO ACCADEMICO: 2010/2011
 
Introduzione

Questa tesi sviluppa delle riflessioni sulle dinamiche dell’imprenditorialità di genere, con un’enfasi particolare su quella femminile, perché a partire dagli anni ‘80 l’imprenditrice inizia a lasciare la sua impronta sull’impresa e sul benessere sociale.
La letteratura, quindi, ha proposto ipotesi teoriche e ricerche empiriche per ampliarne la comprensione, ma gli studi finora presentati riflettono meno del 10% di tutte le analisi sull’imprenditorialità e si concentrano per lo più sull’area anglosassone. Gli obiettivi di questa tesi, pertanto, sono superare l’attuale gap conoscitivo, capire quali sono i filoni di pensiero che prevalgono, proporre un quadro chiaro, completo e ben dettagliato sull’imprenditorialità femminile, dare una definizione del genere dell’impresa ed analizzare la performance di un campione di imprese lombarde.

La review della letteratura ha permesso di riassumere quanto esposto dagli accademici. Le forze ambientali, sociali ed istituzionali sono i fattori che determinano i capitali umano, sociale e finanziario in possesso dell’imprenditrice. Il capitale cognitivo considera i suoi aspetti personali, soggettivi e psicologici. Al contrario, il capitale relazionale rappresenta l’insieme dei rapporti che l’imprenditrice instaura con chi le sta attorno. Infine, il capitale finanziario, nonostante le barriere fronteggiate per accedervi, è rappresentato da risparmi personali e dai prestiti di banche, istituti governativi ed investitori privati. Questi capitali insieme forniscono all’imprenditrice l’abilità di definire le scelte strategiche in termini di business plan e di ambiziose growth intentions.

In particolare, la pianificazione strategica pone le basi per la performance dell’impresa. Purtroppo, su quest’ultimo concetto la letteratura ha mostrato visioni contraddittorie: da un lato vi sono accademici che affermano che la performance è minore a causa di inferiori vendite; dall’altro alcuni studiosi non hanno trovato alcuna evidenza. Pertanto, si è portata avanti un’analisi empirica ipotizzando che all’aumentare del numero di donne ai vertici aziendali, la performance dell’impresa diminuisce.