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Il CIF di Ravenna diventa un modello per le donne dei Balcani

15 July 2013

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Acquisire un modello di confronto, un insieme di conoscenze e competenze da implementare sul proprio territorio: con questo obiettivo quattro giovani donne del progetto Grcopq - Sewam (promosso dall'associazione Women), accompagnate dalla responsabile della associazione Orlando, ieri 10 luglio in municipio a Ravenna hanno incontrato le rappresentanti del comitato per l'imprenditoria femminile (Cif) della Camera di Commercio. Presente al tavolo dell'incontro anche l’assessore comunale alle Pari opportunità, Giovanna Piaia.
«Il compito del comitato è sviluppare delle idee in favore delle imprese al femminile – sintetizza la presidente del Cif Marisa Savorelli –. Ciò su cui tutte le donne dovrebbero puntare è dimostrare il proprio valore». Soddisfatta di quanto fatto finora la vicepresidente Claudia Cuppi: «Il comitato ha dato una svolta al dibattito di genere all’interno delle imprese. Le donne si sono sentite rafforzate per quanto concerne il loro ruolo e le loro capacità». Le donne del Women (albanesi e montenegrine) hanno cercato di attingere il massimo da questo incontro per aggiungere nel loro Paese risultati positivi, come quelli conseguiti dal Cif ravennate.
Nonostante locali segnali di ripresa, l'Albania versa ancora in una situazione economica e sociale molto difficile e complicata. L’obiettivo finale e concreto dell’incontro, è creare un infopoint a Durazzo, dove già è presente una fabbrica che dà lavoro a un gran numero di donne alle quali normalmente, non sarebbe concessa alcuna opportunità d’impiego. «L'importante – continua ancora Cuppi – è che queste donne raggiungano la consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie capacità, soprattutto in una società fortemente discriminatoria». Da tempo il Cif cerca anche di affrontare le annose questioni della conciliazione donna-lavoro e della maternità: «Per queste ragioni l'accesso al mondo del lavoro viene limitato per le donne».
«Bisogna parlarsi e confrontarsi fra donne. Si deve lottare», questa l’esortazione dell’altra vicepresidente del comitato, Graziella Benini. Che aggiunge: «Noi siamo imprenditrici e lavoriamo sodo. Siamo le prime a farci carico delle difficoltà, ma possono arrivare anche grandi soddisfazioni».
L’incontro si è chiuso con un caloroso augurio di buona fortuna alle giovani (legate al Forum Indipendente delle Donne Albanesi) che hanno di fronte un percorso tutt’altro che facile. «E non si può far altro che estendere questa speranza alle donne di tutto il mondo – è il messaggio lanciato dal Cif –. Perché in molti Paesi, anche in quelli cosiddetti emergenti, spesso manca la consapevolezza sul ruolo di crescita civile e sociale che possono avere nella società».
 
Fonte: Ravennaedintorni.it - 11 luglio 2013