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Trento: Consiglio della Camera di commercio e rappresentanza femminile, CIF e Commissione pari opportunità vogliono il giusto equilibrio

19 June 2014

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In vista del prossimo rinnovo del Consiglio camerale, il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile e la Commissione provinciale per le pari opportunità tra donna e uomo-XV Legislatura hanno inviato ai Presidenti delle Associazioni di categoria, delle Associazioni a tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti e ai Segretari generali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, rappresentati presso la Camera di Commercio di Trento, una lettera a sostegno dell’importanza di mantenere la parità di genere tra coloro che saranno designati a sedere in Consiglio camerale per il prossimo quinquennio.

«La presenza femminile paritaria nelle sedi di rappresentanza e nei luoghi decisionali della politica associativa e del mondo economico – si legge nella lettera – costituisce la condizione di realizzazione di una democrazia compiuta. (…) Per dare un sostegno alla Legge e un forte segnale di innovazione culturale e sociale nel nostro territorio, chiediamo alla Vostra Associazione/ Organizzazione di intervenire, proponendo in propria rappresentanza il maggior numero di imprenditrici/esponenti, in quanto nell’ultimo mandato la Camera di Commercio ha avuto solo 6 donne su 47 componenti del Consiglio.

Ricordiamo che la letteratura nazionale e internazionale mette in evidenza come la presenza equilibrata di donne e uomini nei luoghi decisionali, attraverso una leadership mista, oltre che a rispondere a istanze di democrazia ed equità, produca effetti positivi sulla qualità complessiva dell'operato dell'organismo stesso.

«Superare l’asimmetria di genere – prosegue lo scritto – permette di integrare risorse, competenze, abilità e sensibilità detenute dalle donne, realizzando così una compagine più rappresentativa della società.
«Auspichiamo quindi che la scelta, in questo momento difficilissimo, dove le donne stanno dimostrando il loro impegno, sia nel fare impresa, che in posizioni di leadership, possa rappresentare democraticamente il Vostro mondo, non solo per colmare il gap di genere, ma più incisivamente per contribuire in modo tempestivo, propositivo e costruttivo allo sviluppo economico e occupazionale del nostro Trentino.»