Donne al lavoro. Mazzotta: "La politica non le aiuta" - Intervista alla presidente del Cif di Lecce
Formazione ed informazione per stimolare l'imprenditoria femminile nella provincia di Lecce. Il Comitato per la Promozione dell'Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Lecce ha elaborato un Piano strategico di attività da mettere in pratica nel corso del 2014.
Stamattina (28 marzo 2014 ndr) alle 11 il presidente della Camera di commercio Alfredo Prete e la presidente del Comitato, Roberta Mazzotta lo illustreranno ufficialmente.
Nel corso dell'incontro sarà presentato inoltre il bando "Start Up" dedicato alla promozione di nuove imprese femminili innovative promosso da Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari).
Nell'attesa di conoscere tutte le azioni previste, abbiamo chiesto a Roberta Mazzotta un commento sulle condizioni di lavoro della donna in Italia e nel Salento. In particolare, le abbiamo chiesto un commento sulle cattive pratiche delle dimissioni in bianco, sull'abbandono del posto di lavoro in seguito al primo figlio e sul ruolo della politica nello stimolare la conciliazione vita-lavoro.
La Camera ha recentemente approvato una proposta di legge per combattere la pratica delle dimissioni in bianco, che riguarda soprattutto le donne. Che cosa pensa della proposta di legge? E quanto pesa questo fenomeno nel Salento?
"E' mortificante che nel 2014, in un'Italia che vanta una serie di progressi, stiamo ancora a parlare di queste problematiche medievali. Le dimissioni in bianco sono una pratica alternativa al licenziamento, una triste procedura in un territorio che subisce una crisi economica che non ha voluto. Abbiamo dei problemi di garanzia di ripresa per le imprese, che oggi non assumono perché hanno paura di impegnarsi. Ma l'impresa e il lavoratore sono delle vittime: subiscono le scelte sbagliate della politica. Oggi la politica deve comprendere che l'unico motore che porta avanti il sistema economico sono le associazioni di categoria, il mondo imprenditoriale.
Se chiudono le imprese, chiude l'Italia. La scelleratezza sta nel non aver programmato azioni, pur temporanee, per salvare l'Italia dando aiuto alle imprese"...
Continua a leggere su: Iltaccoditalia.info - 28 marzo 2014
Data di aggiornamento: 28/03/2014 15:18