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Azioni positive

Azione è un sostantivo dai molteplici significati: agire, operare, ma anche atto, gesto (considerato nel suo significato morale), e ancora movimento, attitudine a produrre un effetto. Le “azioni positive” sono misure positive intraprese per eliminare e prevenire discriminazioni o per compensare svantaggi derivanti da atteggiamenti, comportamenti e da strutture esistenti. Le azioni positive riferite alle donne sono differenti dalle azioni positive così come sono nate in America in riferimento a minoranze (razziali o altri gruppi). Le donne, infatti, non sono una minoranza né un gruppo ma uno dei due generi dell’umanità.Per secoli l’appartenenza/comunanza di genere è stata di per sé causa di esclusione sociale e politica. Ciò ha a che fare con una cultura e una storia che hanno fondato e costruito l’identità femminile e l’identità maschile in due sfere separate, quasi incomunicanti: la sfera “privata” (della riproduzione umana) per le donne, quella “pubblica” (della produzione) per gli uomini. Se per gli uomini ne è derivato un impoverimento personale e culturale, per le donne ha significato una svalorizzazione sul piano sociale. L’avvento del diritto eguale senza distinzione di sesso (a partire dalla nostra carta costituzionale e dalla legislazione a tutela della donna e della maternità), ha rimosso la correlazione tra genere ed esclusione ma non ha eliminato il protrarsi degli effetti dell’esclusione. Le Azioni Positive nascono per eliminare quegli effetti e sono anche alla base della nascita del diritto “diseguale”. Segnano un passaggio dalla tutela alle pari opportunità. Costante è stato l’impegno della Comunità Europea, fin dalla sua costituzione, per promuovere parità di diritti tra donne e uomini, nel lavoro, nella formazione, nella società. Fin dal 1978 la Comunità Europea finanzia direttamente, con misure specifiche per le donne, programmi e attività formative. A partire dagli anni '80, con la promozione di quattro programmi d’azione, tale impegno assume una valenza nuova segnando il passaggio da interventi per la parità a una politica di pari opportunità. A questo proposito importante è lo strumento delle azioni positive che ha un effetto dirompente nella legislazione dei diversi Paesi europei, compresa l’Italia. La legge 125/91 e la legge 215/92 ne sono una testimonianza esemplare. La legge 215/92 è titolata “Azioni positive per l’imprenditoria femminile”.

 

Data di pubblicazione: 19/09/2012 13:11
Data di aggiornamento: 19/09/2012 13:11