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Bergamo - Come si guida un team? Storie di leadership al femminile a confronto

Per guidare un’impresa ci vogliono un insieme di doti, tra cui la determinazione, la visione strategica, la motivazione, la professionalità. E’ utile possedere anche carattere e personalità spiccate per riuscire a gestire team, clienti e fornitori. In una parola chi gestisce un’impresa si crea nel tempo un proprio stile di leadership, unico e personale, che adotta per imporsi o delegare a seconda delle situazioni. Tutti questi aspetti sono stati al centro della tavola rotonda svolta online
ieri pomeriggio, 30 giugno. “Come si guida un team? Storie di leadership al femminile a confronto”, iniziativa organizzata da Bergamo Sviluppo su proposta del Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio di Bergamo, e realizzata in collaborazione con il sistema associativo provinciale e il Coordinamento dei Comitati lombardi.
L’incontro, attraverso le testimonianze di 8 imprenditrici lombarde, appartenenti ad ambiti di business diversi e con storie molto differenti tra loro, ha permesso di indagare lo stile di leadership di ogni partecipante, mettendone in luce soprattutto il carattere e la determinazione, elementi che hanno permesso a ognuna di raggiungere i traguardi e i risultati attuali.
Ma quali doti deve avere un leader? Per Loretta Lazzarini (CSI-Centro Servizi Immobiliari, Lecco) deve avere e dare la vision aziendale, rischiare e osare, magari formandosi, per poter raggiungere sempre nuovi obiettivi, mentre per Anna Garavelli (Terre Davis sas, Cremona; producono terre speciali per campi da tennis e da baseball), non deve lasciare zone d’ombra, cioè guidare il team senza avere dubbi, capendo a chi demandare cosa. Ma il leader, secondo Rachele Grassi (BG Goup srl, Varese; fanno ingrosso con dropshipping) deve essere anche un osservatore e un camaleonte, per riuscire a prendere, guardando sempre avanti, le decisioni più adeguate. E’ importante poi, come affermato da Ambra Redaelli (imprenditrice milanese di una realtà attiva dal 1950, ma anche Presidente della Orchestra Sinfonica di Milano), che il leader sappia essere diplomatico e impari ad ascoltare senza pregiudizi perché anche ascoltando ci si forma, mentre Nicoletta Scieghi (Cavis srl, Sondrio; azienda specializzata in pulizie e sanificazione sul territorio lombardo e ticinese) ha messo l’accento, per la gestione del team, sul tema della delega, della fiducia e della gratificazione: i collaboratori e i dipendenti, sentendosi apprezzati, lavorano meglio.
Quali consigli possono essere utili a future e futuri leader? Per Emanuela Colosio (Colosio srl- Brescia; producono internamente, dal 1970, macchine ed accessori per la pressofusione), bisogna coltivare relazioni, formarsi più possibile, avere la giusta grinta ed essere curiosi, perché la curiosità crea conoscenza e crescita, e Ilaria Ricci (Cordini Rita, Pavia; crea borse da donna artigianali ecofriendly e animal free), la più giovane delle imprenditrici coinvolte, aggiunge anche
che bisogna perseverare, non perdersi d’animo e rimanere legati al proprio obiettivo anche di fronte alle difficoltà. Infine per l’imprenditrice bergamasca Fulvia Castelli (ICB-Industria Cartotecnica Bergamasca srl), componente del Comitato camerale promotore dell’iniziativa, bisogna buttarsi per realizzare i propri sogni: le difficoltà ci sono ma le soddisfazioni sono sempre maggiori della fatica.

Data di pubblicazione: 04/07/2022 14:14
Data di aggiornamento: 04/07/2022 14:44