Digitalizzazione delle imprese femminili in Italia: una panoramica del 2023
Dal 2017 ad oggi, la digitalizzazione delle imprese femminili italiane ha visto un’accelerazione sia grazie al Piano Nazionale Transizione 4.0, che ha coinvolto anche i Punto Impresa Digitale delle Camere di Commercio, sia per effetto del post pandemia.
Nel 2023, il 66% delle imprese femminili mira ad un miglior utilizzo delle tecnologie digitali con l'obiettivo di migliorare la condivisione delle informazioni all’interno e all’esterno dell’azienda e il 65% punta ad utilizzare nuove tecnologie per evolvere il modello di business.
La maturità digitale media, rilevata dai PID, si attesta a 2,3 su 4, con i settori "Servizi di informazione e comunicazione" e "Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento" in testa. Il 77% delle imprese femminili ha un sito web e il 63% utilizza i social media per attività di business. Tecnologie come il pagamento mobile (54%), il cloud (47%) e la cybersecurity (43%) sono le più diffuse. Ancora basse le percentuali di aziende femminili che prevedono corsi di formazione sulle tecnologie abilitanti per i dipendenti.
I PID - Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio giocano un ruolo cruciale nell'accompagnare le imprese nel loro percorso di digitalizzazione, comprese quelle femminili: dal 2018 i PID coinvolgono le imprese nella compilazione del questionario di self assessment-SELFi4.0 al fine di rilevare il livello di maturità digitale e le tecnologie più diffuse tra le diverse tipologie di imprese, oltre alle eventuali differenze tra settori.
Data di aggiornamento: 02/08/2024 17:10