A Parma l'imprenditoria femminile resiste alla crisi
Sono il 20,6% del totale delle imprese provinciali, oltre una su cinque; in numeri, sono 8.821 al 31 dicembre scorso e la consistenza non è cambiata rispetto al 2011, un bel segnale di resistenza alla crisi economica che morde il territorio provinciale. Stiamo parlando dell'imprenditoria femminile che, a Parma, occupa un posto di tutto rilievo, sia pure in settori tradizionalmente aperti alle donne.
A fotografare il quadro è la Camera di commercio insieme al Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile (clicca qui per scaricare il rapporto). Giunto al suo quinto mandato, il Comitato è stato costituito dall'Ente camerale nel dicembre 2000 in attuazione del protocollo d’intesa siglato tra Unioncamere e Ministero delle attività produttive nel maggio 1999 e ha sede presso la stessa Camera di commercio.
Composto da rappresentanti delle Associazioni di categoria, della Provincia, della Camera di commercio e dei Sindacati, in gennaio ne è stata rinnovata la composizione.
“Le nostre imprenditrici si rivelano più brave della media regionale e nazionale nell’affrontare la difficilissima congiuntura attuale” commenta Andrea Zanlari, presidente della Camera di commercio, mentre descrive attraverso i numeri le imprese parmensi condotte da donne. “Sostenere l’imprenditorialità femminile – prosegue Zanlari - è un obiettivo strategico per recuperare in competitività. La Camera, attraverso il Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile, supporta con personale qualificato le future imprenditrici” soprattutto nella prima fase del loro impegno progettuale.
Lo sportello “Imprenditoria femminile”, attivato presso la Camera di Commercio in concomitanza con la nascita del Comitato, nel corso del 2012 ha dato assistenza ad oltre 200 potenziali imprenditrici. Altro importante risultato dello scorso anno è stato l’aver finanziato 75 nuove imprese femminili, tramite l’operatività delle cooperative di garanzia.
A Simona Minari (Legacoop), presidente del Comitato nei due ultimi mandati, è stata affidata la presentazione del filmato per la promozione dell’imprenditoria femminile. Il video, realizzato dalla documentarista Giovanna Poldi Allai, offre un primo quadro informativo alle imprenditrici e imprenditori che vogliono avviare un’attività, oltre a raccogliere la testimonianza di chi "ce l'ha fatta".
E’ visibile on-line su Youtube (http://www.youtube.com/user/CamComParma) e sul sito della Camera di Commercio (http://www.pr.camcom.it/news-eventi/donne-e-impresa-a-parmafocus-alla-camera-di-commercio).
Testimonial del video sono cinque imprenditrici di Parma, attive anche all'interno del Comitato: Simona Minari, Monica Azzoni, Elisa Bussoni, Marina Lazzini, Sara Morini che hanno accettato di mettersi di fronte alle telecamere per ispirare con il loro esempio possibili future colleghe.
La neopresidente del Comitato, Alessandra Siniscalchi (Cna), ha illustrato linee guida e progetti allo studio all’interno del gruppo di lavoro: “Proseguiremo con la convenzione per l’accesso al credito per le nuove imprese femminili – spiega Siniscalchi - ma stiamo analizzando la fattibilità anche di altre misure per intervenire nei momenti di fragilità che contraddistinguono le imprese femminili. Inoltre – conclude la neopresidente - in questo triennio vorremmo avviare azioni a sfondo sociale e legate all’universo delle donne”.
LE IMPRESE FEMMINILI IN PROVINCIA DI PARMA: CONSISTENZA, SETTORI E FORME GIURIDICHE
Al 31 dicembre 2012 le imprese femminili attive erano 8.821, pari al 20,6 per cento del totale delle imprese provinciali (oltre una su cinque).
Rispetto alla situazione di fine 2011 la consistenza è rimasta invariata, mentre in ambito regionale e nazionale si è riscontrata una flessione rispettivamente dello 0,2 e 0,4 per cento. L'imprenditoria femminile parmense ha evidenziato una sostanziale tenuta rispetto a quanto avvenuto nel resto delle imprese che hanno risentito maggiormente della crisi economica.
La recessione economica in atto nel 2012 ha inciso, infatti, sulla consistenza del totale delle imprese attive di Parma che, complessivamente, sono calate dello 0,8 per cento.
Sono aziende femminili quasi la metà delle imprese dei servizi alla persona (49,3 per cento), oltre un terzo di quelle della "sanità e assistenza sociale" (35,5 per cento) e poco meno di un terzo delle "attività di noleggio, agenzia di viaggi e dei servizi alle imprese" (32,8 per cento) e dei "servizi di alloggio e ristorazione" (31,4 per cento).
Due imprese femminili su tre sono imprese individuali (66,5 per cento) a fronte della media regionale del 64,7 per cento. Le società di capitale sono 1.240, pari al 14,1 per cento, in crescita di 2,2 punti percentuali rispetto al 2011. Questo tipo di imprese sono in crescita anche in regione e in Italia, sebbene con un tasso leggeremente inferiore, pari rispettivamente al +1,6 e al +1,9 per cento.
IL COMITATO PER IL TRIENNIO 2013-2016
Mariolina Tarasconi (Uil), Simona Minari (Legacoop), Amanda Manghi (Cia), Viviana Maghei (Unione Provinciale Agricoltori), Monica Azzoni (Coldiretti), Silvana Melegari (Confcooperative), Sara Morini (Upi), Laura Chiari (Ascom), Beatrice Baistrocchi (Confartigianato Apla), Alessandra Siniscalchi (Cna), Elisa Bussoni (Gia), Francesca Chittolini (Confesercenti), Fabrizia Dalcò (Provincia di Parma), Stefania Garavaldi (Centopercento PMI), Milena Avanzini (AGCI), Isabella Benecchi ed Elisabetta Bernardini (entrambe della Camera di commercio di Parma).
Fonte: Parmadaily.it
Data di aggiornamento: 21/02/2013 10:37